SINTESI
Possono beneficiare delle agevolazioni imprese, anche congiuntamente tra loro e/o con Organismi di ricerca.
Sono ammissibili progetti di R&S in determinate Aree di intervento. I progetti devono avere un costo non inferiore a 5 milioni di euro.
Sono previsti contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
Il bando si aprirà, e verosimilmente si chiuderà, il 31/01/2023.
SOGGETTI BENEFICIARI
Possono BENEFICIARE delle agevolazioni i seguenti soggetti:
– IMPRESE industriali, di trasporto, artigiane, agroindustriali e ausiliarie delle precedenti;
– imprese che svolgono attività di ricerca e sviluppo, non rientranti nella definizione di Organismo di ricerca.
I soggetti di cui sopra possono presentare progetti ANCHE CONGIUNTAMENTE tra loro, fino ad un massimo di 5 soggetti co-proponenti. In tale caso, possono beneficiare delle agevolazioni anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti alle Aree di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”, le imprese agricole. I progetti congiunti devono essere realizzati mediante il ricorso a forme contrattuali di collaborazione (p.e., il contratto di rete, il consorzio e l’accordo di partenariato).
Le imprese di cui sopra devono, alla data di presentazione della domanda di agevolazioni:
– trovarsi in regime di contabilità ordinaria;
– disporre di ALMENO 2 BILANCI approvati. A tal fine, si può fare riferimento anche ai bilanci consolidati o ai bilanci di una delle società che detiene una quota non inferiore al 20% del capitale sociale;
– presentare un valore dell’indicatore I / R ≤ 0,6, ove:
* I: costo a carico della singola impresa;
* R: media, negli ultimi due bilanci approvati, del valore della produzione;
– presentare un valore dell’indicatore Cflow/(Fa / N) ≥ 0,8, ove:
* Cflow: media, negli ultimi due bilanci approvati, della somma di risultato di esercizio + ammortamenti;
* Fa: importo del finanziamento agevolato;
* N: numero degli anni di ammortamento del finanziamento agevolato.
INIZIATIVE E SPESE AMMISSIBILI
Sono ammissibili progetti che prevedano la realizzazione di attività di RICERCA E SVILUPPO, strettamente connesse tra loro, nell’ambito delle seguenti AREE DI INTERVENTO e delle relative indicazioni di dettaglio.
1 | Tecnologie di fabbricazione | ||
2 | Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche | ||
3 | Tecnologie abilitanti emergenti | ||
4 | Materiali avanzati | ||
5 | Intelligenza artificiale e robotica | ||
6 | Industrie circolari | ||
7 | Industria pulita a basse emissioni di carbonio | ||
8 | Malattie rare e non trasmissibili | ||
9 | Malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà | ||
10 | Strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata | ||
11 | Impianti industriali nella transizione energetica | ||
12 | Competitività industriale nel settore dei trasporti | ||
13 | Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili | ||
14 | Mobilità intelligente | ||
15 | Stoccaggio dell’energia | ||
16 | Sistemi alimentari | ||
17 | Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione | ||
18 | Sistemi circolari |
I progetti devono essere realizzati tramite lo sviluppo delle seguenti TECNOLOGIE ABILITANTI FONDAMENTALI:
– materiali avanzati e nanotecnologia;
– fotonica e micro/nano elettronica;
– sistemi avanzati di produzione;
– tecnologie delle scienze della vita;
– intelligenza artificiale;
– connessione e sicurezza digitale.
I progetti devono essere di rilevante impatto tecnologico, in grado di favorire percorsi di innovazione coerenti con gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Unione europea e di rilevanza strategica per l’accrescimento della competitività tecnologica di specifici settori, comparti economici ovvero determinati ambiti territoriali, anche al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e accrescere la presenza delle imprese estere nel territorio nazionale.
Sono ammissibili le seguenti spese:
– personale dipendente o in rapporto di collaborazione con contratto a progetto o di somministrazione di lavoro ovvero titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario. Le spese per il personale dipendente sono ammesse secondo la metodologia di calcolo e le tabelle dei costi standard unitari definite in allegato al bando;
– strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, in proporzione alle quote di ammortamento fiscali ordinarie;
– servizi di consulenza e altri servizi, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how;
– spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili del progetto;
– materiali.
L’importo MINIMO DI SPESA ammissibile per progetto è fissato in 5 MILIONI DI EURO.
In caso di progetti presentati congiuntamente da più soggetti, ciascun proponente deve sostenere:
– per i soggetti di grande dimensione, almeno il 10% dei costi complessivi di progetto;
– in tutti gli altri casi, almeno il 5% dei costi complessivi di progetto.
AGEVOLAZIONI
Sono previsti CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO e, solo per le imprese, qualora richiesti, FINANZIAMENTI AGEVOLATI nella misura massima del 20% della spesa ammessa, nelle seguenti intensità massime di aiuto calcolate sulla spesa ammessa:
– per ricerca industriale: il 50%;
– per sviluppo sperimentale: il 25%.
Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno 1 impresa e almeno 1 Organismo di ricerca, è prevista una maggiorazione del contributo a fondo perduto nei seguenti limiti:
– per piccole e medie imprese e per Organismi di ricerca: 10%;
– per grandi imprese: 5%.
I finanziamenti agevolati sono concessi ad un tasso pari al 20% del tasso di riferimento fissato dalla Commissione europea, di durata compresa tra 1 e 8 anni, oltre un periodo di preammortamento fino all’ultimazione del progetto e nel limite massimo di 3 anni dalla data del decreto di concessione, non assistiti da forme di garanzia fatto salvo il privilegio di cui all’art. 24, comma 33, della legge 449/97.
Le agevolazioni sono concedibili nel rispetto delle intensità massime di aiuto di cui all’articolo 25 del Regolamento (UE) 651/2014.
ITER PROCEDURALE
L’iter per l’ottenimento delle agevolazioni prevede le seguenti fasi:
– PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI AGEVOLAZIONI, a partire DAL 31/01/2023 e FINO AD ESAURIMENTO DEI FONDI DISPONIBILI.
I soggetti proponenti che, al fine di comprovare la disponibilità di almeno 2 bilanci approvati, hanno fatto riferimento ai bilanci consolidati o ai bilanci di una delle società che detiene una quota non inferiore al 20% del capitale sociale, sono tenuti a presentare anche una lettera di patronage con la quale la società che detiene la predetta quota di capitale sociale assume l’impegno alla restituzione delle agevolazioni concesse ed eventualmente revocate;
– ISTRUTTORIA delle domande di agevolazioni, così articolata:
* verifica della completezza della documentazione presentata e dei requisiti e delle condizioni formali di ammissibilità;
* valutazione dei seguenti principali elementi: caratteristiche tecnico-economico-finanziarie e di ammissibilità del soggetto proponente; coerenza dell’iniziativa con le finalità e con l’Area di intervento dichiarate; valutazione secondo i criteri “caratteristiche del soggetto proponente”, “qualità della proposta progettuale” e “impatto del progetto”, per i quali sono previsti PUNTEGGI MINIMI DI AMMISSIBILITÀ; pertinenza e congruità dei costi previsti.
Nel caso in cui i fondi disponibili non consentano l’accoglimento integrale delle domande presentate nello stesso giorno, le domande stesse sono ammesse all’istruttoria in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria formata sulla base dei criteri “caratteristiche del soggetto proponente” e “impatto del progetto”;
– INTERLOCUZIONE CON le Regioni, le Province autonome e le altre AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE, sottoscrittrici degli Accordi quadro di cui all’art. 7 del D.M. 31/12/2021 e di cui all’art. 4 del D.D. 14/11/2022, interessate dall’iniziativa. In tale fase, il Ministero delle imprese e del Made in Italy e le altre amministrazioni pubbliche interessate possono individuare le specifiche tecniche e i parametri del progetto suscettibili di negoziazione con l’impresa, al fine di rimodularli per massimizzare i risultati conseguibili rispetto agli obiettivi dell’intervento agevolativo e alla capacità propria del progetto stesso di incidere sullo sviluppo tecnologico del Paese;
– SOTTOSCRIZIONE, da parte del Ministero delle imprese e del Made in Italy, delle amministrazioni pubbliche interessate e dei soggetti proponenti, DELL’ACCORDO PER L’INNOVAZIONE, nel quale sono indicati, tra gli altri, i seguenti elementi:
* la forma e la misura delle agevolazioni;
* i termini per la realizzazione dell’Accordo;
– adozione del decreto di CONCESSIONE delle agevolazioni da parte del Ministero, e sottoscrizione per accettazione dello stesso da parte dei soggetti proponenti.
Nel caso di soggetti proponenti che, al fine di comprovare la disponibilità di almeno 2 bilanci approvati, hanno fatto riferimento ai bilanci consolidati o ai bilanci di una delle società che detiene una quota non inferiore al 20% del capitale sociale, il decreto di concessione deve essere sottoscritto anche dalla stessa impresa;
– EROGAZIONE delle agevolazioni, in non più di 5 soluzioni, più l’ultima a saldo, in relazione a stati di avanzamento.
Qualora previsto dall’Accordo per l’innovazione, la prima erogazione può essere disposta a titolo di anticipazione nel limite del 30% del totale delle agevolazioni concesse ovvero per l’intero finanziamento agevolato, in favore di imprese, previa presentazione di fidejussione bancaria o polizza assicurativa.
L’ammontare complessivo delle erogazioni per ciascuna tipologia di agevolazioni, effettuate a stato avanzamento lavori ovvero a titolo di anticipazione, non può superare il 90% del relativo importo concesso o del relativo importo spettante, ove inferiore. Il residuo 10% viene erogato a saldo, a seguito delle positive verifiche sull’avvenuta realizzazione del progetto.
Il Soggetto gestore effettua:
– a metà del periodo di realizzazione del progetto, una VERIFICA INTERMEDIA volta ad accertare lo stato di svolgimento del progetto, le eventuali criticità tecniche riscontrate e le modifiche apportate, o che sarebbe utile apportare, alle attività previste. Nel caso in cui la verifica si concluda con esito negativo, il Ministero procede alla revoca delle agevolazioni;
– entro 30 giorni dalla trasmissione dell’ultimo stato di avanzamento lavori, una VERIFICA FINALE volta ad accertare l’effettiva realizzazione del progetto, il raggiungimento degli obiettivi tecnologici previsti e la pertinenza e la congruità dei costi. Il Ministero predispone una relazione tecnica che si conclude con un giudizio positivo o negativo sul progetto realizzato.
Aggiornamento: 11/01/2023